sabato 25 ottobre 2014

Riqualificare piazza Roma, con Libeskind... una provocazione.

Vorrei partire dal presupposto che il paesaggio del nostro lago è bello così com'è, senza sculture di archistar, senza buttare soldi per inutili rinforzi alla diga foranea che necessiterebbe invece di un'ordinaria manutenzione che manca da anni (un problema comune in tutta la città).
Potrei citare le splendide argomentazioni dell'arch. Cesare Coerezza, dell'arch. Darko Pandakovic e il documento firmato da un gruppo di noti studiosi e architetti comaschi contesta l’opera dedicata a Volta e alla luce che parlano di "un'installazione monumentale che rappresenterebbe un esempio significativo degli errori generati dall’inaccettabile mancanza di un piano generale del disegna dello spazio pubblico urbano, inteso nella sua più ampia accezione".

Parlando con l'arch. Davide Macullo, ormai più di un anno fa, pensammo ad una scultura, ad un monumento famoso, che potesse dare una nuova funzione alla piazza, funzione che non si restituirebbe con qualche tavolino: un modo per valorizzarla con il minor investimento possibile, date le scarse risorse a disposizione.
Riprendo quindi il progetto vincitore della riqualificazione di piazza Roma del team dell'arch. Stefano Seneca (a cui eliminerei i 28 posti auto per i residenti), che nonostante l'abbellimento rimarrebbe una piazza a cui va restituita un'identità.
Un tempo la piazza (agorà) era il luogo d'incontro per eccellenza; centro della polis sia dal punto di vista econimico e commerciale (in quanto sede del mercato) che dal punto di vista religioso.
Oggi le piazze necessitano una progettazione che comprenda la riflessione per una nuova funzione, allineata coi bisogni della società attuale.

Certo il monumento di Libeskind lì sarebbe un po' fuoriscala (si potrebbe ridimensionare?), ma la collocazione della scultura di una nota archistar un questo luogo, automaticamente darebbe una nuova vita ad un'area splendida che le scelte urbanistiche susseguitesi negli anni hanno escluso dalla città rendendola "una zona ai margini" e interclusa tra i palazzi.

Collocazione centrale nella piazza.
I turisti farebbero tappa in questo luogo e si favorirebbero aperture di nuove attività che favorirebbero di tale istallazione.

Collocazione verso l'Hotel Terminus